Agitazione psicomotoria e terapia basata sul massaggio mani
L’agitazione psicomotoria e le attività di cura del paziente con demenza
I comportamenti agitati nei pazienti affetti da demenza sono un problema che incontrano spesso i professionisti che se ne prendono cura. L’agitazione psicomotoria correla con stress, disagio, aumento o diminuzione della stimolazione sensoriale.
Le attività di cura dell’anziano spesso innescano il comportamento agitato: Beck e colleghi hanno osservato che il 50% dei comportamenti aggressivi, sia verbalmente che fisicamente, avvengono durante le attività di cura: il 24% mentre gli operatori vestono i residenti, il 12% durante la somministrazione dei farmaci, il 7% quando i residenti vengono messi a letto.
Un modello proposto per comprendere l’agitazione nell’anziano è quello della Progressively lowered Stress Treshold di Hall e Buckwalter. In accordo con questo modello, Snyder ha ipotizzato che un intervento sul rilassamento dell’anziano con demenza prima delle attività di cura avrebbe potuto ridurre i comportamenti agitati.
Lo studio di Snyder su pazienti con Alzheimer: una terapia non farmacologia all’agitazione psicomotoria
In tre diverse unità di cura dell’Alzheimer, Snyder ha provato l’efficacia di un intervento basato sul massaggio alle mani su 36 ospiti con demenza e con agitazione psicomotoria. Dopo aver insegnato allo staff di operatori il massaggio mani, (PROTOCOLLO MASSAGGIO MANI DEMENZA o il corso ECM sul massaggio mani) chiese che il massaggio fosse eseguito la mattina e il pomeriggio prima delle attività d cura per 10 giorni. Il massaggio somministrato era molto breve e consisteva in 2,5 minuti per mano, per un totale di 5 minuti.
Effetti del massaggio mani
Il massaggio mani, così applicato, ridusse nella frequenza e nell’intensità i comportamenti di afferrare, urlare/lamentarsi, colpire/dare pugni, e provare ad andare in un altro posto. Questi cambiamenti erano significativi solo al mattino. Inoltre, non diminuirono la resistenza fisica e la ripetizione di frasi. Inoltre Snyder osservò una differenza nella risposta tra maschi e femmine: nei maschi il massaggio sembrava aumentare il comportamento agitato, solo nelle femmine questo diminuiva.
Come si spiegano questi dati?
Innanzitutto, dalla nostra esperienza e in accordo con Snyder, riteniamo che un intervento di soli 5 minuti e di soli 10 giorni sia troppo breve per evidenziare cambiamenti significativi. Il massaggio mani non è come un farmaco ma va ad agire su più piani: su un piano fisiologico in quanto c’è una stimolazione tattile e dei tessuti e su quello emotivo perché il tocco intensifica la relazione. Rispetto a quest’ultimo punto le donne hanno una storia diversa riguardo all’essere toccate rispetto agli uomini, culturalmente meno esposti alle attività di cura. Così, il tocco attiva nell’immediato nelle donne sentimenti noti e di valore, mentre l’uomo potrebbe sentirsi maggiormente a disagio e quindi aumentare il livello di stress.
Inoltre 10 giorni sono pochi per apprendere un’abitudine: il corpo apprende l’essere massaggiato e i suoi effetti, così periodi più lunghi di massaggio permettono una risposta automatica dell’organismo al contesto in cui il massaggio si verifica, amplificandone gli effetti. Inoltre è probabile che anche lo staff necessitasse di più tempo per prendere dimestichezza col massaggio e diventasse una loro routine.
Approfondisci cos’è l’agitazione psicomotoria nell’anziano con demenza
Approfondisci il protocollo di massaggio mani per l’anziano istituzionalizzato
Snyder, M., Egan, E. C., & Burns, K. R. (1995). Efficacy of hand massage in decreasing agitation behaviors associated with care activities in persons with dementia: A simple, easily instituted method of relaxation may decrease agitation and disruptive behaviors. Geriatric Nursing, 16(2), 60-63.