La mindfulness nelle cure palliative
CURE PALLIATIVE: cosa sono e perché è importante associarvi la Mindfulness
Per cure palliative si intende “l’insieme degli interventi terapeutici, diagnostici e assistenziali, rivolti sia alla persona malata sia al suo nucleo familiare, finalizzati alla cura attiva e totale dei pazienti la cui malattia di base, caratterizzata da un’inarrestabile evoluzione e da una prognosi infausta, non risponde più a trattamenti specifici” (Legge n.38/1 Art. 2 Definizioni).
Lo scopo delle cure palliative è il raggiungimento della miglior qualità di vita possibile per i pazienti, per le loro famiglie, tramite la riduzione del dolore e il controllo della sintomatologia invalidante e degli aspetti psicologici, sociali e spirituali.
Le prestazioni professionali sono di tipo medico, infermieristico, riabilitativo e psicologico e di sostegno spirituale. La spiritualità nel contesto delle cure palliative, è una dimensione che trascende le credenze religiose e comprende l’esplorazione personale dei significati ai dilemmi esistenziali riguardanti la vita e la morte. La spiritualità fornisce diverse matrici di significato per affrontare le preoccupazioni relative al fine vita, offrendo ai pazienti un senso di pace interiore e speranza.
Le cure palliative nascono in opposizione all’accanimento terapeutico effettuato in ambito medico e prevedono l’utilizzo di interventi, anche non farmacologici, per il sollievo dal dolore e dalla sofferenza. Tra le diverse proposte non farmacologiche che afferiscono alla dimensione spirituale, la meditazione mindfulness è una delle tecniche che sta acquisendo maggior popolarità (Latorraca et al. 2017).
La Mindfulness, che trova le sue radici nelle pratiche contemplative buddiste, consiste nel prestare attenzione non giudicante al momento presente. Si tratta di restare consapevoli e presenti nel momento attuale, osservando i pensieri che emergono, le emozioni e le sensazioni fisiche senza giudizio. Le pratiche mindfulness si possono suddividere in pratiche formali e informali: quelle formali, possono prendere la forma di meditazioni, in cui ci si concentra consapevolmente su un oggetto o un processo specifico, mentre quelle informali prevedono il focalizzare la propria consapevolezza nelle attività quotidiane (mangiare, camminare, pulire, ecc.).
Gli interventi spirituali che si concentrano sulla Mindfulness si sono rivelati utili nella gestione del dolore, ansia, sintomi depressivi, esaurimento e insonnia (Stadnyk et al.,2023)
BENEFICI DEI PROGRAMMI MINDFULNESS-BASED SUI MALATI DI CANCRO TERMINALI
All’interno del grande ambito delle cure palliative si sono svolte numerose ricerche riguardo l’applicazione delle tecniche mindfulness in pazienti terminali e in particolare con i malati di cancro. Basandosi su uno studio clinico randomizzato è emerso che una singola sessione di meditazione mindfulness della durata di 5 minuti è in grado di migliorare lo stress percepito nei pazienti adulti affetti da cancro in cure palliative, immediatamente dopo l’intervento e 10 minuti dopo, rispetto al gruppo di controllo (Latorraca,2017).
Un altro studio ha esaminato l’efficacia del programma basato sulla mindfulness, il programma MBSR integrato nelle prime fasi delle cure palliative per pazienti affetti da cancro metastatico. Gli incontri includevano l’addestramento alle tecniche formali di meditazione, quali la scansione del corpo, lo yoga e la meditazione camminata (Poletti et al., 2019).
Il metodo di studio misto utilizzato ha permesso un’analisi sia quantitativa che qualitativa. A livello quantitativo, si è assistiti ad una significativa riduzione dei livelli di stanchezza e depressione, e di percezione del dolore correlato al cancro, anche dopo i mesi di followup. Dal punto di vista dei resoconti qualitativi è emerso che all’inizio del programma i pensieri ruminativi connotati da depressione e ansia, causavano eccessiva reattività e isolamento negli individui. L’ambiente protetto del programma MBSR, facilitato dal team di cure palliative ha incoraggiato l’impegno dei partecipanti nel sviluppare maggiore consapevolezza, spostando la loro attenzione al momento presente. In accordo con la Mindfulness-to-Meaning Theory, i processi legati alla consapevolezza ridefiniscono l’identità di una persona dapprima caratterizzata da giudizi negativi e valutazioni catastrofiche. Secondo questa teoria psicologica, la mindfulness ha un grande potenziale trasformativo delle esperienze quotidiane, anche quelle negative, che vengono riconfigurate come momenti di crescita personale. Il processo di “cambiamento di atteggiamento” nei confronti delle esperienze, mediante un filtro più aperto e non giudicante e traendo significato anche dalle difficoltà e dagli ostacoli, risulta essere l’elemento chiave per comprendere il contributo della Mindfulness (Garland et al., 2015).
All’interno dei resoconti qualitativi, i partecipanti hanno riportato di essere riusciti a riconnettersi a valori spirituali profondi riguardanti le credenze sulla vita e sulla morte, utili nell’elaborazione del processo di malattia e nella costruzione di nuove narrative che supportassero un cambiamento di prospettiva riguardante allo status di malato, passando dunque dalla “lotta contro il cancro” ad una lenta e progressiva accettazione (Poletti et al., 2019). Sempre all’interno dei resoconti, sono stati isolati cinque macro tematiche, che si riferiscono a processi specifici di coping ispirati dalla Mindfulness. Vengono di sotto riportate alcune citazioni rappresentative provenienti dalle interviste.
- Sintonizzare l’attenzione durante l’ascolto del corpo e fare delle pause per esplorare i sentimenti: “Puoi rallentare un po’ e assaporarti, attraverso il tatto, il gusto, l’olfatto, con gli occhi chiusi, districare la mente da tutti i tipi di pensieri opprimenti, e trovare nel silenzio l’opportunità di concentrarti sul tuo corpo”.
- Dimorare nel proprio centro interiore e in un ampio spazio intimo: “Se parlo intimamente a me stesso, posso trovare uno spazio legato a “qualcosa di più”. Posso sentirmi immenso come l’universo e piccolo come un granello di polvere”.
- Accogliere e integrare il dolore legato al cancro: “Ora, quando il dolore inizia, mi rilasso e resto in ascolto. Lo seguo, allontano i pensieri dal dolore, rendendolo una presenza fisica.” “Dobbiamo accettare il dolore perché ci appartiene. Se lo accettiamo, siamo in pace con gli altri”
- Trovare l’equilibrio nell’affrontare l’ansia: “Questo programma mi ha aiutato a gestire e ridurre l’ansia. Prima, ero costantemente immerso in intense divagazioni mentali. Ora, quando sento che la mente sta iniziando a vagare, penso: no, aspetta un attimo, sono qui, non sta succedendo nulla, respira, calmati.” “…la Mindfulness trasforma la mia percezione e le reazioni alle cattive notizie”
- Apertura alle dimensioni spirituali: “Questo strumento (la mindfulness), apre al momento presente così com’è, ma può anche aprire una prospettiva spirituale più ampia, qualcosa che va oltre la malattia, qualcosa che si riferisce all’intera persona in quanto tale. Questo mi dà valore e da valore alla mia malattia” “Ora lascio che questa dimensione più grande si prenda cura di me, come vuole. L’incertezza riguardante ciò che avverrà è diventata la mia pratica. Posso fermarmi e diventare consapevole del momento presente”
Infine, un altro studio si propone di investigare gli effetti benefici di una tecnica appartenente al programma mindfulness-based stress reduction (MBSR) sulla salute dei pazienti affetti da cancro terminale. Nello studio è stato scelto di utilizzare la sola tecnica Mindfulness del body scan, scanning del corpo, che è facilmente praticabile anche in autonomia dai pazienti. Questa tecnica, tratta dal programma MBSR di Jon Kabatt Zinn consiste nell’effettuare uno scanning completo del corpo, partendo dalla testa e arrivando ai piedi, cercando di notare eventuali cambiamenti, sensazioni, emozioni che emergono in questo lento processo di percezione di tutte le parti del corpo (Kabat-Zinn,1996). I risultati dello studio hanno infatti indicato che la pratica di questa tecnica ha apportato un miglioramento significativo in diversi aspetti della vita dei pazienti, compresa la riduzione della percezione del dolore, la diminuzione dello stress percepito e la maggiore capacità di gestire le emozioni (Tsang et al.,2012).
MINDFULNESS E RIDUZIONE DELLO STRESS NELLA MALATTIA TERMINALE
I benefici della mindfulness relativi al miglioramento delle condizioni di vita dei pazienti affetti da una malattia terminale possono essere spiegati sotto un diverso punto di vista, ovvero una prospettiva neurologica. Secondo questo approccio, nel momento in cui una persona riceve la notizia della prognosi infausta, percependola come una minaccia, va incontro ad alti livelli di stress, che inducono l’attivazione continua e intensa dell’ asse HPA, l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, che a sua volta produce una grande quantità di ormone dello stress, il glucocorticoide (GC). L’esposizione a questo ormone è dannosa sia per la salute fisica che mentale del nostro corpo in quanto porta a disregolazione emotiva, depressione, soppressione del sistema immunitario e infine aggrava la percezione del dolore (Matousek et al.,2010).
La mindfulness può far fronte a questa risposta, chiamata fight or flight, consentendo ai partecipanti di sviluppare una profonda consapevolezza dei fattori stressanti, permettendo il distanziamento da pensieri e sentimenti negativi legati a questi fattori. Infine le tecniche mindfulness, utilizzando molto spesso esercizi di respirazione che elicitano la regolazione della risposta simpatica e parasimpatica del sistema nervoso, inducono il rilassamento del corpo (sistema parasimpatico), promuovendo in definitiva sia la salute fisica che mentale dei pazienti.
CONCLUSIONI
Nel complesso, l’approccio basato sulla spiritualità che prevede l’integrazione delle tecniche Mindfulness, sembra essere particolarmente adatto nel fornire strumenti utili per affrontare le particolari sfide, tipiche di chi sta convivendo con malattie limitanti la qualità e la durata della vita. Questo approccio incoraggia i pazienti a essere totalmente presenti nelle loro esperienze, promuovendo un’accettazione del qui e ora, che può offrire conforto e sollievo nei momenti di dolore o disagio.
- L’approccio spirituale alla mindfulness invita gli individui ad esplorare senza giudizio negativo pensieri, emozioni e sensazioni fisiche. Questa riflessione elicita una comprensione più profonda del proprio mondo interiore.
- Questo approccio sottolinea l’interconnessione tra tutti gli individui accomunati da un destino comune. Per i pazienti che affrontano il fine vita, questa consapevolezza può aiutarli a sentirsi parte integrante di uno stesso universo, alleviando il vissuto di isolamento.
- Le tecniche mindfulness adottate nei casi di malattie come il cancro in fase terminale, apportano numerosi benefici, tra i quali emergono la riduzione della percezione del dolore, la riduzione della sintomatologia depressiva e stress correlata, una migliore regolazione emotiva ed infine uno stato di benessere maggiore.
- I benefici delle tecniche mindfulness sono stati descritti da un punto di vista cognitivo, in quanto aumentando la consapevolezza dei propri stati mentali e fisici, si effettua un reframe della propria condizione di malato e questo genera dei cambiamenti identitari positivi; è stato inoltre spiegato il meccanismo fisiologico sottostante la riduzione dello stress percepito nelle malattie terminali(la riduzione della risposta fight or flight).
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BIBLIOGRAFIA
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Latorraca, C. O. C., Martimbianco, A. L. C., Pachito, D. V., Pacheco, R. L., & Riera, R. (2017). Mindfulness for palliative care patients: Systematic review. International Journal of Clinical Practice, 71, e13034. https://doi.org/10.1111/ijcp.13034
Matousek, R. H., Dobkin, P. L., & Pruessner, J. (2010). Cortisol as a marker for improvement in mindfulness-based stress reduction. Complementary Therapies in Clinical Practice, 16(1), 13-19.
Poletti, S., Razzini, G., Ferrari, R., Ricchieri, M. P., Spedicato, G. A., Pasqualini, A., … & Bandieri, E. (2019). Mindfulness-Based stress reduction in early palliative care for people with metastatic cancer: A mixed-method study. Complementary Therapies in Medicine, 47, 102218.
Stadnyk, A., Casimiro, H. J., & Reis-Pina, P. (2023). Mindfulness on symptom control and quality of life in patients in palliative care: A systematic review. American Journal of Hospice and Palliative Medicine, 10499091231190879. doi:10.1177/10499091231190879
Tsang, S. C. H., Mok, E. S. B., Lam, S. C., & Lee, J. K. L. (2012). The benefit of mindfulness-based stress reduction to patients with terminal cancer. Journal of Clinical Nursing, 21(17‐18), 2690-2696.